domenica 29 maggio 2011

America: una scoperta travagliata (ma solo per i cazzari).


Ieri è stata una serata particolarmente noiosa. Mia moglie lavorava nel nostro studio, mio figlio giocava con i suoi giochi nuovi e io guardavo la finale di Wembley.
Il Barcellona mi è particolarmente antipatico, quindi ho tifato Manchester. Non è stata un grande partita, e al secondo gol di Messi ho spento la TV. Annoiato mortalmente ho aperto il computer e girato un po’ per la rete. Ad un certo punto m’imbatto in un articolo su Colombo e la scoperta dell’America a dir poco ridicolo, dove l’articolista riportava alcune teorie sulla vicenda “Scoperta dell’America”.

Questi i punti salienti tratti dall’articolo apparso su Il Giornale (1) (Be’, l’organo di stampa la dice già tutta sulla sua attendibilità, no?)
  1. secondo Ruggero Marino Colombo raggiunse l'America già nel 1485 in una missione segreta finanziata da Innocenzo VIII e Lorenzo de' Medici usando misteriose carte geografiche in possesso della Santa Sede (è la tesi dello studioso Ruggero Marino, basata sulla leggendaria mappa dell'ammiraglio turco Piri Re'is e sull'anacronistica epigrafe della tomba del Papa stesso).
  2. Colombo vi arrivò nel 1477 (per Marcello Staglieno il navigatore toccò il Labrador e Santo Domingo quando era imbarcato su una galea portoghese diretta in Islanda).
  3. Colombo era un frate laico francescano (per il quale la Chiesa ha avviato segretamente una causa di santificazione).
  4. era figlio illegittimo di papa Cybo.
  5. cercava nelle Indie una patria per gli ebrei iberici minacciati di espulsione (è la tesi di Simon Wiesenthal, il “cacciatore di nazisti”).
  6. era legato ai Templari (2) dei quali sfruttò le segrete conoscenze scientifiche e astronomiche.
  7. usò una mappa rubata dal fratello Bartolomeo in Portogallo dall'Archivio segreto del regno.
  8. una flotta cinese (3) toccò le coste del Nuovo Mondo nel 1421 (è l'ipotesi dell'inglese Gavin Menzies, secondo il quale alcune carte nautiche cinesi nel 1428 sarebbero arrivate nelle mani di Colombo prima di salpare per le «Indie»).
  9. Colombo non era genovese ma, nell'ordine: provenzale, corso, galiziano, portoghese, greco, tedesco, piemontese, spagnolo (la querelle non è stata risolta neppure dall'esame del Dna delle ossa).
L’articolo si chiude con l’affascinante ipotesi che fossero stati i romani i primi a giungere in America. Secondo lo studioso Elio Cadelo (chi?), i romani avrebbero raggiunto non solo l’America, ma avrebbero anche navigato al di là della Nuova Zelanda - ma guarda questi romani che navigatori che erano!


Dopo questa edificante lettura ho spento il PC, accesso una sigaretta e suonato un po’ di chitarra - ma sotto sotto, dentro di me, pensavo: studiosi? Come il Prof. (cit) Giacobbo di Voyager su Rai Due?


(2) Può esistere un mistero senza che i Templari vi siano coinvolti? No, certo! Accade qualcosa di strano e subito qualche genio vi trova tracce di presenza templare.
(3) Quindi l’America l’hanno scoperta i cinesi ?!

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