domenica 6 febbraio 2011

Omaggio a Stephen King - Parte I - 1


Omaggio a Stephen King - Parte I - 1

  • Introduzione 
  • Carrie 
  • Le notti di Salem 
  • Ossessione 
  • Una splendida festa di morte // Shining 
  • A volte ritornano 
  • L’Ombra dello scorpione

INTRODUZIONE
Stephen King, secondo alcuni - critici di professione per la maggior parte, ma anche semplici snob della lettura - è semplicemente un paroliere. Uno scrittore che vende libri a peso, privo di stile e di contenuto.
Nulla di più falso.
Sono pronto a metterci la faccia: qui, oggi, vi dico che tra non molto i racconti e i romanzi di Stephen King entreranno nelle antologie scolastiche, come già accaduto per Edgar Allan Poe.
Stephen King graffia, scava, scende in profondità e riporta in superficie le nostre paure.
Queste righe non vogliono essere un saggio ma un semplice omaggio a uno degli scrittori più amati della nostra epoca.

CARRIE - CARRIE, 1974
Carrie segna l’esordio di Stephen King come romanziere - in precedenza questi aveva già pubblicato diversi racconti per alcune riviste. La genesi di Carrie è molto interessante - King stesso ne parla in On Writing, raccontandoci della sua vita con la moglie Tabitha quando ancora vivevano in una roulotte…

Il romanzo ci trasporta nel mondo della giovane Carrie, una liceale della provincia americana, emarginata, per nulla inserita nel gruppo delle coetanee, spesso violentemente esclusane. Carrie è bruttina, Carrie è sola, Carrie è succube del fanatismo religioso della madre. King, dopo aver scritto la prima parte del romanzo non lo sentì buono. Scrisse di sentirsi molto poco addentro alle tematiche femminili adolescenziali e decise di interrompere la scrittura del romanzo gettandolo via. Lo ritrovò la moglie, nel cestino della carta straccia, lo lesse, lo apprezzò, e convinse il marito a continuarlo, dicendogli che era maledettamente buono e che aveva saputo cogliere la psicologia di una liceale e del mondo femminile in generale molto bene.
Aveva ragione.
Carrie è telecinetica, depositaria di un potere immenso, distruttivo, famelico, incontrollabile. Non se ne serve, poiché consapevole della sua pericolosità. Ma il potere, insito in lei, non chiede il permesso per uscire. Quando Carrie perde il controllo, vuoi per ira, per vergogna o per paura, il potere esce, tracima dai fragili argini delle difese erette da Carrie e semina morte.
La quasi totalità del corpo studentesco del liceo di Chamberlaine avrà l’opportunità di provare sulla propria pelle l’ira di Carrietta White.


Continua...

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