Omaggio a Stephen King - Parte I - 1
- Introduzione
- Carrie
- Le notti di Salem
- Ossessione
- Una splendida festa di morte // Shining
- A volte ritornano
- L’Ombra dello scorpione
INTRODUZIONE
Stephen King, secondo alcuni - critici di professione per la
maggior parte, ma anche semplici snob della lettura - è semplicemente un
paroliere. Uno scrittore che vende libri a peso, privo di stile e di contenuto.
Nulla di più falso.
Sono pronto a metterci la faccia: qui, oggi, vi dico che tra non
molto i racconti e i romanzi di Stephen King entreranno nelle antologie scolastiche, come già accaduto per Edgar Allan Poe.
Stephen King graffia, scava, scende in profondità e riporta in
superficie le nostre paure.
Queste righe non vogliono essere un saggio ma un semplice omaggio a
uno degli scrittori più amati della nostra epoca.
Carrie
segna l’esordio di Stephen King come romanziere - in precedenza questi aveva
già pubblicato diversi racconti per alcune riviste. La genesi di Carrie è molto
interessante - King stesso ne parla in On Writing, raccontandoci della sua vita
con la moglie Tabitha quando ancora vivevano in una roulotte…
Il romanzo ci trasporta nel mondo della giovane Carrie, una liceale
della provincia americana, emarginata, per nulla inserita nel gruppo delle
coetanee, spesso violentemente esclusane. Carrie è bruttina, Carrie è sola,
Carrie è succube del fanatismo religioso della madre. King, dopo aver scritto
la prima parte del romanzo non lo sentì buono. Scrisse di sentirsi molto
poco addentro alle tematiche femminili adolescenziali e decise di interrompere
la scrittura del romanzo gettandolo via. Lo ritrovò la moglie, nel cestino
della carta straccia, lo lesse, lo apprezzò, e convinse il marito a
continuarlo, dicendogli che era maledettamente buono e che aveva saputo
cogliere la psicologia di una liceale e del mondo femminile in generale molto
bene.
Aveva ragione.
Carrie è telecinetica, depositaria di un potere immenso,
distruttivo, famelico, incontrollabile. Non se ne serve, poiché consapevole
della sua pericolosità. Ma il potere, insito in lei, non chiede il permesso per
uscire. Quando Carrie perde il controllo, vuoi per ira, per vergogna o per
paura, il potere esce, tracima dai fragili argini delle difese erette da Carrie
e semina morte.
La quasi totalità del corpo studentesco del liceo di Chamberlaine avrà
l’opportunità di provare sulla propria pelle l’ira di Carrietta White.
Continua...
Continua...
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