sabato 30 ottobre 2010

Una Storia Riscritta: l'assassinio di Enrico IV di Borbone re di Francia


Rue de la Ferronnerie
un pomeriggio d'inverno
accovacciato
all'angolo di un café
un uomo
un mendicante
chiede l'elemosina

Un maestro di catechismo
Messieur Varallaci
gli si avvicina
lo guarda impietosito
attonito
si domanda perché
certa gente
ancora giri per le strade di Parigi
meglio sarebbe
per loro
passare a miglior vita

« Pregherò per te figliolo,
affinché tu possa essere redento dai tuoi peccati ;
e pregherò perché tu possa ritrovare... ritrovare la strada della virtù ;
abbandonando questa via che da peccatore ti conduce nelle case di Satana. »

Il mendicante sorride
poi ride
di gusto
( di-s-gusto )

Rue de la Ferronnerie
un pomeriggio d'inverno
lo stesso uomo
il medesimo mendicante
chiede l'elemosina

Un accattone ben vestito
Messieur Reconi
della Famiglia dei Barboni
lo vede
e gli si avventa contro
Il questuante predatore
non accetta
altri questuanti predatori
nel suo territorio

« Che fai villano !
Sporco, lurido mendico, questo è il mio regno, solo io
posso chiedere l'elemosina a Parigi »

Il Rampollo della Famiglia dei Barboni
con un randello dorato
 colpisce il povero mendicante
che
indifferente
continua a sorridere

Il fazioso Varallaci
buon maestro di catechismo
che odia Reconi
con tutto il cuore
sente e vede tutto
e
come scusa
per aver malmenato
in un luogo pubblico e rispettato
un povero
e inoffensivo
anche se
fastidioso mendicante
si lancia sul Principe de' Barboni
pugnalandolo a morte
con l'angolo di un Bibbia

Rue de la Ferronerie
una sera d'inverno
Reconi è morto
In mezzo alla strada
i questurini arrestano Varallaci
e lo conducono alla Conciergerie
dove
i Fratelli della Domenica
dai metodi a lui tanto cari
lo impratichiscono
nell'arte sacra dell'inquisizione
per poi finire
qualche giorno dopo
squartato vivo
dalla furia di quattro robusti cavalli
in Place de Grève

Il mendicante
che di nome fa
Reboli dalla Tuvischia
ride
ride di gusto
Contento del proprio operato
entra in un café
ordina un Chateneuf-du-Pape
e brinda a se stesso

Andrea Prando, 1998

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