giovedì 14 aprile 2011

Maiali orwelliani alla riscossa: il processo breve come ennesima vergogna italiana


I maiali orwelliani sono tornati - qualcuno, però, mi dice che non se ne sono mai andati, e che in questi giorni bui e tristi abbiano solo rialzato la testa e ripreso possesso del porcile, grazie alle manovre del Grande Porco.
Ieri poi, mentre il paese attraversa una delle più grandi crisi economiche del dopoguerra, mentre due ragazze che sognavano una vita migliore al di qua del Mediterraneo, lontano dalla loro terra, ben più disastrata della nostra, morivano affogate nei pressi di Pantelleria; mentre ministri, sottosegretari, parlamentari della (fu) Repubblica Italiana si esibivano a chi la sparava più grossa - una su tutte: “Lecito usare le armi contro i barconi”. Le sia resa grazia, On. Speroni - mente altre due giovani deluse, aspiranti soubrette della star system italiano, rivelavano altri squallidi particolari ai giudici sulle “notte da incubo ad Arcore”, ieri, dunque, va i scena l’ultima opera-buffa (tragicomica) del governo Berlusconi: passa la prescrizione breve.
Un’altra legge ad personam. Una legge che uccide 15.000 procedimenti in corso. Tra i quali, a breve, la prescrizione per il processo Mils e in seguito per i processi Mediaset e Mediatrade - tutti procedimenti nei quali è imputato il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi.
L’ennesima legge personale, oltre a salvare il Napoleone di orwelliana memoria, impedirà alla giustizia di procedere contro i responsabili - CRIMINALI - del Crac Parmalat, della bancarotta e truffa aggravata della Cirio, dello scandalo della Clinica Santa Rita di Milano, della tragedia alla Thyssen Krupp, dei 40 morti della Fincantieri. Sarà altresì impossibile rendere giustizia alla vittime del terremoto dell’Aquila e della strage di Viareggio.
Tutte queste persone - avevano dei sogni, sapete? Quei sogni sono morti con loro. Sapete anche questo? - tutte queste persone non avranno mai giustizia.
Perché?
Perché Silvio Berlusconi voleva, doveva, pretendeva, salvare sé stesso dai processi nei quali è imputato.
Grazie, Presidente Berlusconi.

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